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Titolo |
LA VITA DEL CONTE LUCHINO VISCONTI E IL SUO TEMPO |
2002, 106’, v.o. an. st. fr. | ||
Regia | Adam Low | |
Con |
Franco Zeffirelli, Francesco Rosi, Claudia Cardinale, Farley Granger, Annie Girardot, Charlotte Rampling, Helmut Berger et de la famille Visconti. | |
Serie “Arena”: Il programma della BBC ricorda che la dinastia dei Visconti risale al XIV secolo, quando Matteo Visconti fu eletto Conte di Milano. Il padre di Luchino, il duca, si è dedicato alla costruzione per la famiglia di un finto villaggio medievale, le cui strade avevano i nomi dei figli: in questa stravaganza si può forse rintracciare la radice del film Ludwig, in cui Visconti rivive la follia del Re Ludwig di Baviera e dei suoi fantastici castelli. Dopo una giovinezza dedicata ai cavalli e alle corse, Visconti giunge al cinema negli anni 30, sotto la guida di Jean Renoir. Tra gli iniziatori del neorealismo, con Ossessione e La terra trema, promosse le carriere dei suoi primi assistenti, Francesco Rosi e Franco Zeffirelli, che per cinque anni fu il suo amante: e Zeffirelli rievoca quel tempestoso periodo. Comunista per tutta la vita, Visconti fu anche un grande regista di opera lirica, e portò Maria Callas al massimo livello internazionale. Gli devono molto anche Alain Delon e Claudia Cardinale: il documentario ricorda poi la magistrale direzione di Burt Lancaster nel Gattopardo, e della Caduta degli Dei, che fece del suo amante di allora, Helmut Berger, un idolo dello schermo. La realizzazione di Morte a Venezia, dal romanzo di Thomas Mann, con Dirk Bogarde nel ruolo del protagonista, sfidò i tabù sessuali contemporanei. Infine, il documentario sottolinea come la fatica della direzione di Ludwig abbia compromesso la salute di Visconti, che morì prima di completare il suo ultimo film, L’innocente |